
Saper gestire le emozioni al lavoro rappresenta davvero la nuova sfida per creare un ambiente capace di valorizzare il capitale umano.
Tuttavia spesso in azienda le emozioni sono sottovalutate nel loro forte motore appassionante e di trasporto e vengono anzi considerate come un limite per il raggiungimento degli obiettivi dei singoli e dei gruppi. Vediamo di fare luce su questi meccanismi e comprendere come invece una corretta gestione delle emozioni aiuti a costruire un ambiente dove ognuno possa esprimere e raggiungere i propri desideri.
Partiamo dall’ascolto. Se ci mettiamo ad ascoltare il cuore pulsante di un’azienda, attraverso la vita che vi si svolge, il racconto di una giornata di un dipendente, la storia di un amico con cui prendiamo una birra a fine serata, ci accorgiamo che le aziende sono fatte di emozioni, ne sono stracolme, e quello che sentiamo raccontare e far vibrare le voci e le parole sono proprio gli stati d’animo attraverso cui le persone sono passate. E questo non può essere controllato da un numero indicatore di una performance, ha bisogno di ascolto attivo.
Possiamo trovare la paura di non riuscire, di non essere confermato, di subire una minaccia interna od esterna; possiamo trovare la tristezza di non sentirsi compresi o di aver perduto un’occasione; la rabbia per una scorrettezza subita fino al disgusto per comportamenti lontani dai nostri valori. Ma possiamo anche trovare la gioia di un successo, la passione per un nuovo progetto e la voglia di coinvolgere gli altri.
Dopo l’ascolto, la consapevolezza. La capacità di gestire le emozioni sul luogo di lavoro ci spinge a capire il perché, ad esempio, proviamo rabbia e tristezza e a capire che il modo in cui guardiamo alle cose ci mette davvero nelle condizioni di sapere reagire o subire il momento che viviamo. La consapevolezza del nostro vissuto emotivo (ho paura perché percepisco una minaccia) ci aiuta a comprenderlo e a mettere in pratica i comportamenti più corretti per superare i momenti difficili. Una risorsa necessaria per gestire le emozioni è naturalmente l’intelligenza emotiva, che può essere affinata per sviluppare ascolto attivo, empatia, comprensione senza giudizio, coinvolgimento.
La consapevolezza per agire. E allora si possono mettere in atto azioni virtuose per fare davvero dell’ambiente di lavoro un luogo di espressione del sé. Ai diversi livelli, posso lavorare sugli individue e sul team, facendo emergere i problemi e i nodi da sciogliere. Azioni di team building con obiettivi coerenti e concreti, percorsi di coaching individuali e di team, per la gestione delle difficoltà che si ripetono nel tempo. Partendo dall’individuo al centro del processo aziendale, individuo inteso come portatore non solo di competenze ma anche appunto di emozioni, di sentimenti e di valori.
I vantaggi che ne derivano. Non solo miglioreranno le relazioni a tutti i livelli tra le persone, ma si percepirà un livello di benessere complessivo più elevato e un maggiore impegno e dedizione nello svolgere il proprio lavoro. Le emozioni sono una risorsa potente a cui ogni individuo può accedere per rispondere alle difficoltà, portare entusiasmo trainante, creare un ambiente al contempo stimolante e collaborativo.
Alla fine, possiamo essere tecnici, esperti, presenti, veloci, ma quando mettiamo la spinta emotiva facciamo veramente la differenza, il nostro messaggio acquisisce forza e arriva al cuore della gente, i problemi si superano più facilmente, le soft skills sono valorizzate, il lead di vendita si conclude, i leader riescono ad aggiungere alla propria autorevolezza anche la dose di passione necessaria per coinvolgere i team.