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Crescita personaleMusica

Abitare un luogo

By 5 Agosto 2020Settembre 25th, 2020No Comments
Davide Bowie e Iggy Pop
Sul numero di giugno di Rumore un bell’articolo in copertina ci ha riportato alla mente la magia che si è sviluppata nel 1976 tra David Bowie e Iggy Pop in una Berlino ricca di storia, cultura e nuovi suoni elettronici.
Perché Berlino?
È andata più o meno così. Bowie incontra lo stesso anno lo scrittore inglese Isherwood, omosessuale, già suo mito, che ha scritto Addio a Berlino, da cui è fuggito con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e si innamora di quella Berlino degli anni venti e trenta, che chiaramente ormai non c’è più.
Ma Berlino ha parlato a Bowie e lui decide di ripartire con la sua vita proprio da qui, per disintossicarsi e creare nuova musica. Ci porta l’amico Iggy, che condivide gli stessi due obiettivi, disintossicarsi e creare nuova musica. Sì, due tossici che si aiutano a vicenda per sfuggire rispettivamente da cocaina e eroina. Due geni che si trovano in un mondo musicale tra rock invecchiato (fine anni 70), punk emergente, pop stile Abba in classifica.
Ma ecco che il luogo viene loro in aiuto, da Berlino arrivano suoni nuovi, elettronici, freddi e loro si tuffano con tutta la loro personalità. Ne escono con hereos e lust for life, che non a caso saranno le due canzoni di riferimento per film quali Noi i ragazzi dello zoo di Berlino e, in seguito, Trainspotting.
La città li ha accolti, nutriti e protetti. E loro hanno regalato al mondo due dischi destinati a rimanere nella storia.
Questa esperienza di vita intensa ci fa pensare.
Perché scegliamo un luogo dove passare, abitare, villeggiare, vivere, semplicemente fermarci per una tappa? Con che profondità ci diamo, siamo aperti a scoprire, generosi nell’offrirci, pronti ad accogliere?
Quanto il nostro microcosmo si apre ad accogliere il macrocosmo in cui viviamo?
Le nostre personali risposte, quelle che abbiamo dato nel corso della vita, sono altalenanti, ma sentiamo che la bellezza della vita passa anche da qui, dall’abitare davvero i luoghi.